L’ipertensione e i problemi cardiovascolari spingono a farsi una vera e propria cultura sulla pressione sanguigna. L’iperteso conosce spesso a memoria tutti i farmaci e ricette, e ha imparato a provare la pressione autonomamente. Ma soprattutto, sa come pronunciare correttamente il termine “sfigmomanometro”.
Conosciuto anche come misuratore di pressione, questo strumento serve per provare la pressione arteriosa in maniera affidabile. I più esperti riescono ad auto-misurarsi la pressione manualmente, qualcun altro preferisce invece affidarsi a dispositivi elettronici, che permettano di fare controlli di routine comunque affidabili.
Abbiamo creato questa semplice guida che illustra un passo alla volta come ci si prova la pressione manualmente. Ricordiamo che questa guida non vuole sostituire la professionalità del personale medico, e si basa unicamente sui principi di funzionamento meccanico dello sfigmomanometro professionale.
Consigliamo di esercitarvi prima su un’altra persona, perché all’inizio non è immediato riuscire a misurare se stessi. Vi serviranno uno sfigmomanometro manuale e un fonendoscopio.
Le parti dello sfigmomanometro manuale
Ancora molto usato negli ambulatori, lo sfigmomanometro manuale sembra richiedere una complicata abilità per essere usato. Così sembra a chi non è del mestiere, perché vediamo che i medici e infermieri lo usano in abbinamento con il fonendoscopio. In realtà il modo d’utilizzo è piuttosto semplice. Prima di spiegarlo vediamo un attimo da che parti è composto questo dispositivo, e come funziona.
Abbiamo un bracciale con cinghia regolabile, in cotone, pelle o materiali sintetici come l’elastane. All’interno di questo bracciale c’è una camera d’aria solitamente in gomma, dalla quale esce un cavo nero collegato a una piccola pompetta. Alla base della pompetta c’è un interruttore meccanico, che consente di aprire o chiudere il flusso d’aria. Sul bracciale abbiamo un quadrante numerato con una lancetta rossa al centro.
Prendere confidenza con lo strumento
Prendi il bracciale e fissalo al braccio sinistro, sopra il gomito. Deve sostenersi senza stringere troppo. Infila il fonendoscopio nelle orecchie e posiziona il dischetto per auscultare sotto il bracciale, in corrispondenza della piega del braccio.
Assicurati che l’interruttore sia chiuso, e inizia a pompare aria nella camera d’aria, spremendo la pompetta. A questo punto ascolta bene ciò che senti: il fonendoscopio ti consentirà di sentire dei piccoli suoni sordi: è il suono del sangue che viene pompato nelle arterie.
Familiarizza con il suono, perché è fondamentale saperlo riconoscere. Quando il bracciale si gonfia troppo, è possibile svuotarlo usando l’interruttore vicino alla pompetta. Esercitati a svuotarlo il più lentamente possibile.
Misurare la pressione manualmente
Ora proviamo a misurare la pressione: gonfia la camera d’aria finché non senti più nessun rumore. È normale che si senta il braccio stringere, anche se non si deve arrivare al vero e proprio dolore . Quando non senti nessun suono, guardate il quadrante e gonfia ancora di 20 mmHg.
A questo punto apri l’interruttore di modo che l’aria defluisca lentamente, e l’ago del quadrante scorra in senso anti-orario. Ascolta attentamente: sentirai un primo battito. Ricordati il numero del quadrante corrispondente, e procedi. I battiti continuano, e a un certo punto smettono. Ricordati il numero al quale hanno smesso.
Il primo numero è la pressione massima, il secondo numero la minima. A questo punto è possibile svuotare la camera d’aria completamente e riposare il braccio. Se conosci già i tuoi valori abituali, puoi confrontarli con questa misurazione. Buona misurazione!