Oggi molte coppie di partner o di coniugi decidono di sottoporsi alla fecondazione assistita per poter procreare e diventare genitori. Molti sono i dibattiti che l’uso della fecondazione assistita ha scatenato e soprattutto molti anche i pro e i contro di tale modo per avere bambini. Vediamo in cosa consiste la fecondazione assistita. Chi non riesce ad avere figli in modo naturale decide di farsi aiutare nel suo desiderio di diventare genitore dalla fecondazione assistita. Negli ultimi anni elementi di ordine socio-economico hanno spinto le donne ad avere figli in età sempre più avanzata e ciò ha portato molte di loro a dover affrontare il procedimento della fecondazione assistita, che spesso si rivela un processo non facile da realizzare.

I tempi della fecondazione assistita infatti non sono per niente rapidi, tendono anzi a diventare particolarmente lunghi tanto che la coppia arriva a un punto tale da demordere. Due sono oggi le tecniche di fecondazione assistita usate per permettere alla coppia di diventare genitori: l’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro. L’inseminazione artificiale, proprio come dice il termine stessa, è un metodo che segue il normale modo di inseminazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi.

Ma, in quanto artificiale, è un’inseminazione che si ottiene in laboratorio dove si facilita l’arrivo e la fecondazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi. Normalmente gli spermatozoi nella loro corsa all’ovulo possono incontrare ostacoli e hanno difficoltà a raggiungere l’utero: l’inseminazione artificiale aiuterebbe questo processo rendendo possibile la fecondazione. Quando viene usato lo sperma del partner o del marito, allora si tratterà di un’inseminazione artificiale coniugale, mentre se lo sperma è di un donatore anonimo l’inseminazione sarà da donatore.

La fecondazione in vitro

In alcuni casi non è detto che quello dell’inseminazione artificiale sia un metodo efficace, per questo si trova migliore il metodo della fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro è una tecnica di procreazione molto usata oggi: si prelevano dalle ovaie della donna gli ovuli necessari per produrre embrioni in laboratorio usando il seme del proprio partner.

Tale tecnica viene usata dalle coppie che non possono avere figli in maniera naturale per colpa delle tube ostruite, per endometriosi o perché gli spermatozoi del partner non sono di qualità. La fecondazione assistita, quindi, è vero e proprio processo che dura dai quindici ai venti giorni e che vede principalmente la donna coinvolta nell’assunzione di farmaci tramite iniezioni intramuscolari o sottocutanee che servono a stimolare lo sviluppo dei follicoli. Anche sottoponendosi alla fecondazione assistita la donna può tranquillamente continuare la propria routine quotidiana.